Oggi ho trovato questo cartello appeso sulla vetrina di un negozio di abbigliamento qui in centro a Piacenza, ma questo vale per tutte le città di Italia, non solo per la mia.

Inutile dire che queste cose mi fanno uscire completamente di senno.
Non è colpa di Internet se il tuo negozio è in crisi, nemmeno di Amazon, né tanto meno di Asos, né di Zalando, né di qualsiasi altro e-commerce disponibile lì fuori.
Sei stato TU.
Mettitela via.
Bene, ora che sei lì di fronte alla tastiera inviperito per questa mia affermazione, prima di maledire me e tutta la mia famiglia, leggi le prossime righe.
Contenuti
Internet è stata a mani basse la più grande rivoluzione del secolo e come tutte le grandi rivoluzioni si è portata a dietro dei grandi cambiamenti.
Primo su tutti la globalizzazione
È proprio grazie ad Internet se ora riusciamo a comunicare praticamente in tempo reale con tutto il mondo.
Pensa alle email, a Whatsapp, a Telegram, per poi arrivare agli stessi social media, dove magari stai leggendo questo post ora.
Prima avrei dovuto spedire una lettera per spiegarti questa cosa, ci avrei messo dei giorni, avrei dovuto investire un bel po’ di soldi, ora invece posso farlo gratis.
Sentiti fortunato.
(So che stai pensando che sarebbe stato meglio se avessi dovuto pagare perché mi reputi uno stronzo senza sentimenti).
Un’altro cambiamento epocale è stata la disintermediazione.
Internet è riuscito a spazzare via tutti quei legami che esistevano nella catena di vendita di un prodotto.
Ha messo in contatto direttamente acquirente e venditori, eliminando completamente le figure degli intermediari.
E guarda un po’, che cos’è un negozio di abbigliamento nella stragrande maggioranza dei casi?
Bravo!
Un INTERMEDIARIO.
(Esistono delle rare eccezioni. Ma te lo svelo più avanti.)
Ma il più grande cambiamento di tutti è stato un altro.
Il passaggio del potere nelle mani del consumatore
Sono finiti i tempi in cui potevi applicare ricarichi assurdi ed ingiustificati ai tuoi prodotti per il semplice motivo che avevi l’esclusiva del prodotto sulla tua piazza.
Oppure perché non esistevano dei comparatori di prezzo e il cliente non aveva modo di informarsi se non farsi 60km ed andare nel capoluogo più vicino.
Oppure mentire sulla disponibilità di un determinato prodotto. Sull’esclusività. Sul prezzo.
Che si tratti di acquistare un giubbotto, un paio di scarpe o un abito da sposa, Internet ha cambiato il modo in cui il cliente decide cosa comprare.
Google, chiama questo momento decisionale “Zero Moment Of Truth”, tradotto volgarmente in “momento zero della verità”, o semplicemente ZMOT.
Lo ZMOT si riferisce al momento nel processo di acquisto in cui il consumatore cerca un prodotto prima dell’acquisto.

Per fartela semplice.
Oggi quando un cliente o un potenziale cliente passa davanti alla tua vetrina o addirittura all’interno del tuo punto vendita, prima di decidere che cosa acquistare, lo va a cercare su Internet.
Lo cerca addirittura prima di decidere se uscire di casa per venire in negozio.
Per cui se prima di sentivi grande a fare a gara a chi ce l’aveva più lungo in un uno spogliatoio di bambini, ora sei passato in quello degli adulti.
Benvenuto nel terzo millennio.
Questo è il tempo in cui i clienti ti passano ai raggi X prima ancora di decidere se uscire di casa o meno.
E non smettono di farlo nemmeno quando sono all’interno del tuo negozio.
Quante volte ti è capitato di servire un cliente e, dopo che aveva controllato sul suo smartphone il prezzo del tuo prodotto su Internet, sentirti rispondere:
“Ci penso!”
In realtà ci aveva già pensato. In quel preciso momento.
Ha pensato che gli conveniva acquistare online.
E ora tu potresti dire:
“Vedi che ho ragione a dare la colpa ad Internet e ai miei clienti str@#*! che mi voltano le spalle?”
Ma, mi spiace dirti, che qua l’unico str@#*! sei tu.
E ti svelo anche il perchè:
- sono DECENNI che sei sul mercato e non hai MAI raccolto mezzo dato di un tuo cliente o visitatore,
- quando un cliente, desideroso di comprare da te, si presenta nel tuo punto vendita tu sei lì fuori a fumare e lo fai aspettare,
- hai SEMPRE e SOLO venduto prodotti non a marchio tuo senza avere il controllo,
- vendi di tutto e un po’, così pensi di andare incontro alle esigenze di tutti,
- non hai un’identità differenziante. Io non ho un motivo valido per scegliere te, rispetto ai tuoi competitor o rispetto a stare a casa. O se ce l’avevi era il mero e semplice prezzo.
E quando è arrivato Internet sappiamo benissimo come è andata a finire.
- Non hai un format replicabile e non hai implementato nessuna procedura all’interno del tuo punto vendita,
- gli unici numeri che conosci sono il fatturato e l’incassato e “controllo di gestione” non sai manco come si scrive,
- consideri i tuoi commessi carne da macello e quindi li sottopaghi, non li formi, non li incentivi e pretendi davvero di dare la colpa a Internet se il tuo negozio è in crisi?
Potrei andare avanti per ore, ma credo di aver infierito abbastanza.
Ora hai 2 possibilità.
Infamarmi la madre e continuare ad essere stronzo (e povero).

Oppure continuare a leggere.
La responsabilità dell’imprenditore
Siccome so che sotto alla “stronzaggine” arde ancora un fuocherello da imprenditore, voglio aiutarti ad alimentare quella fiamma per farla tornare allo splendore di un tempo.
Ti voglio aiutare perché credo ciecamente in quella fiamma che arde all’interno di ogni negoziante, tant’è che ho creato un movimento che si chiama proprio Negoziante Pro, una community di Negozianti Professionisti.
Ma per poterti aiutare ho bisogno che tu faccia una sforzo sovrumano e che ti assuma le tue responsabilità.
Il vero cambiamento parte da qui.
Questa cosa di fare sempre scarica barile è tipicamente italiana.
Se le cose vanno bene, sono un genio.
Se le cose vanno male, è sempre colpa di qualcun altro.
Devi accettare di essere la causa dei tuoi mali.
Solo allora potrai riuscire a cambiare le cose perché solo allora avrai il controllo su ciò che ti accade.
Se dai la colpa ad Internet, allo Stato, a Conte, alle tasse, al Coronavirus non ne uscirai vivo.
Non sto dicendo che viviamo in un paese dove sia facile fare impresa, che la tassazione sia agevole, che il Presidente del Consiglio sia un eroe e che non ci sia una pandemia mondiale.
Però devi prendere coscienza di tutte queste cose e riprendere le redini del tuo negozio.
Bene, mio prode guerriero.
Sento che la tua fiamma ha ricominciato a bruciare.
Come tirare fuori il tuo negozio dalla crisi
Ora che sei tornato tra noi ti voglio spiegare come puoi fare le scarpe ad Amazon e vincere la tua personale lotta ai colossi proprio come la fionda di Davide sconfisse il gigante Golia.

I negozi di abbigliamento sono destinati a fallire se si limitano a rimanere “una semplice esposizione di merce”.
I prodotti sono prodotti.
Se non crei un’esperienza “Disney” intorno a te, muori.

Chiunque si limita a “esibire la merce” è condannato a morire.
Quindi che cosa devi fare per sconfiggere Internet e i tuoi competitor?
Creare un’esperienza WOW di intrattenimento in negozio.
Ad esempio, i ragazzi non devono pensare all’oggetto, devono dire: “Mamma mi porterai a [Nome del tuo negozio]?”
Devi produrre dei prodotti a marchio tuo!
“Se non lo fai, non lo vendi.”
O comunque, almeno non vendere SOLO roba di altre persone.
In caso contrario, i margini non sono controllati e sono troppo bassi.
Se non produci abbigliamento o accessori a marchio tuo non hai il controllo.
Non puoi controllare la produzione, non puoi controllare i prezzi e di conseguenza la marginalità e non puoi nemmeno controllare la distribuzione.
Se le tue finanze te lo permettono, puoi addirittura acquistare licenze di nuovi cartoni animati o serie o film o qualsiasi altra cosa e produrli in esclusiva.
Nuove ispirazioni escono continuamente.
Ma se non produci, vincere la guerra per tirare fuori il tuo negozio dalla crisi sarà molto difficile.
Devi fornire un’assistenza post vendita unica
Assicurati di avere un supporto eroico, che fa di tutto per il cliente.
Prima di lamentarti di quanto è cattivo Amazon, ha mai provato a chiamare la loro Assistenza Clienti?
Ti trattano come un re e qualsiasi problema tu abbia te lo risolvono.
Ecco, tu devi fare lo stesso per i tuoi clienti.
Qualsiasi cosa meno di questo non è accettabile.
Per cui ora, rimboccati le maniche e comincia a lavorare per far uscire il tuo negozio dalla crisi.
Spero che questo video-articolo su come aiutare il tuo negozio ad uscire dalla crisi ti sia piaciuto e che soprattutto ti sia stato utile, fammi sapere cosa ne pensi nei commenti, rispondo sempre personalmente ad ognuno di essi 🤓
Se ti interessano altri contenuti simili a questo, vai a farti un giro sul mio blog!
Al tuo successo 🙌🏽
Stefano
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